Teatro

L'uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello nelle Marche

L'uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello nelle Marche

Venerdì 9 dicembre si apre il sipario sulla Stagione di Prosa della Fondazione Pergolesi Spontini realizzata con l’AMAT e il contributo della Regione Marche, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Banca Popolare di Ancona e di Sogenus.

L’inaugurazione è affidata a L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello nella lettura del giovane regista Antonio Mingarelli della compagnia Vocitinte che proseguirà la tournée marchigiana il giorno seguente, sabato 10 dicembre, al Teatro Gentile di Fabriano per la stagione realizzata dal Comune di Fabriano e dall’AMAT.

Accolta con perplessità al suo debutto, nel tempo la commedia di Pirandello si è imposta come una delle più rappresentate in Italia e nel mondo. Il farsesco tema trattato è ben rappresentato dal titolo in cui si individuano tre maschere, corrispondenti ad altrettanti “tipi” morali. La prima è quella dell’Uomo ovvero Paolino, professore privato che cela dietro il suo ostentato perbenismo la tresca con la signora Perella; quest’ultima è invece la Maschera della Virtù, pudica madre di famiglia abbandonata dal marito, capitano di marina che appare agli occhi della gente come il ritratto della Bestia. Commedia ad orologeria per eccellenza, L’uomo, la bestia e la virtù non si limita a passare al setaccio le convenzioni e le ipocrisie borghesi, ma riesce a rappresentare, in maniera più feroce che altrove nell’opera pirandelliana, il funereo, macabro, gioco dei ruoli che la società impone all’individuo quando ne orienta i comportamenti, gli istinti.

 

Vocitinte è una compagnia che fa parte di “Matilde. Piattaforma della nuova scena marchigiana” un progetto di Regione Marche e AMAT, fondata da attori provenienti dalla Scuola del Piccolo Teatro di Milano. L’approdo a Pirandello è parte di un discorso teatrale che vuole abbracciare senza soluzione di continuità il teatro classico e quello contemporaneo. La lettura con cui è affrontato il testo di Pirandello è tesa ad evidenziare i legami tra la tematica dell’ipocrisia morale dell’Italia pre-ventennio e i nostri tempi, in particolar modo sottolineando come oggi dietro all’attribuzione di “maschere” sociali, di ruoli, si celi un desiderio di sopraffazione istituzionale, una forma di potere che fa dell’individuo un ingranaggio inerme. “Per questo – scrive la compagnia nelle note allo spettacolo - abbiamo immaginato un Pirandello senza pirandellismi, cioè senza i manierismi tipici che caratterizzano le sue rivisitazioni da anni. Un Pirandello ridotto all’osso, messo a nudo nelle reali, violente pulsioni che mette in scena, nella crudele, feroce umanità che racconta.”

I protagonisti dello spettacolo sono Lino Musella, Paolo Mazzarelli, Alice Torriani, Camilla Semino Favro, Gabriele Falsetta, Fabrizio Martorelli, Marcella Favilla. Le scene sono di Elisabetta Salvatori e le luci di Carola Runci.

Informazioni e biglietti: per Montecarotto biglietteria del Teatro Pergolesi tel. 0731 206888, per Fabriano biglietteria del Teatro Gentile 0732 3644, AMAT 071 2072439, www.amat.marche.it.

Inizio spettacoli ore 21.